Alcuni giorni fa c’è stato il funerale di Diego ed Elena Bressi, uccisi dal padre. Perché mandare una canzone di Vasco, che dice che “la vita un senso non ce l’ha”?
Raccontare. Ritualizzare. Trasformare l’esperienza in testimonianza. Un grande pscoanalista, studioso di traumati, invita a riscorpire il valore del prossimo.
10.000 figli in meno. Questo il prezzo demografico che, in aggiunta a quelli sanitari ed economici, la pandemia potrebbe comportare per il nostro Paese. L’inquietante profezia si trova a pagina 261 del Rapporto annuale 2020 Istat diffuso venerdì. Si tratta di un corposo documento che va ad esplorare vari ambiti, a partire naturalmente da quelli economici e lavorativi, e che sul finire delle poco meno di 300 pagine di cui è composto contiene una previsione sull’aggravarsi della denatalità che sarebbe eufemistico definire cupa.
I bambini vittime dell’aborto volontario sono martiri? La domanda riflette un’ipotesi teologica che si va facendo strada tra i fedeli, dalle madri convertite di questi piccoli ai sacerdoti. Trattandosi di un’ipotesi, non gode chiaramente della certezza dei dogmi, ma per altro verso non vi appare nemmeno in contrasto. Nell’ambito della secolare e più generale riflessione sulla sorte dei bambini non nati e privi del Battesimo sacramentale, la Santa Chiesa sta pian piano approfondendo la questione, sapendo di trovarsi di fronte a un mistero divino su cui solo con l’aiuto dello Spirito Santo si può fare luce.