10.000 figli in meno. Questo il prezzo demografico che, in aggiunta a quelli sanitari ed economici, la pandemia potrebbe comportare per il nostro Paese. L’inquietante profezia si trova a pagina 261 del Rapporto annuale 2020 Istat diffuso venerdì. Si tratta di un corposo documento che va ad esplorare vari ambiti, a partire naturalmente da quelli economici e lavorativi, e che sul finire delle poco meno di 300 pagine di cui è composto contiene una previsione sull’aggravarsi della denatalità che sarebbe eufemistico definire cupa.
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