Avrebbe dovuto essere la madre di tutte le riforme, il volano per abbattere gli ostacoli burocratici e rilanciare l’economia, facendo ripartire sul serio il Paese. Arriva a luglio, dopo un Consiglio dei ministri molto burrascoso e contrassegnato dalle consuete laceranti divisioni tra i principali azionisti di maggioranza. Lo snellimento delle procedure burocratiche viene teorizzato, ma poi bisognerà capire in che modo verrà attuato, visto che il provvedimento è stato approvato anche in questo caso, non in via definitiva, ma “salvo intese”.