Banchi, carenza di spazi, pagamenti ai prof degli interventi di recupero e altro ancora: la crisi della scuola si sta ripiegando su se stessa.
La ricerca di un vaccino contro il Covid – 19 destinato all’umanità, sta impegnando studiosi di tutto il mondo senza però una certezza di successo viste le incognite della mutazione del virus. Ne parliamo con il direttore dell’Unità di Malattie Infettive del Policlinico Gemelli di Roma.
E’ in corso una lotta contro la libertà in cui basta dichiararsi offesi per ottenere l’accerchiamento pubblico di qualcuno. La grande eccitazione è data dal proibire, punire ed eliminare parole, pensieri, opere e persone in nome della correttezza suprema.
Prosegue con questo contributo una “riflessione a puntate” sulla fase pandemica che stiamo vivendo, le sue conseguenze, cercando idee e proposte per il futuro
Cavie umane: c’è un’urgente, impellente richiesta di cavie umane per la realizzazione del vaccino anti Covid. Avendo saltato a piè pari la fase della sperimentazione su animali, per fare più in fretta possibile, oggi ci si trova a dover trovare alcune migliaia di persone su cui praticare la sperimentazione. E non basta vedere se a seguito della vaccinazione si sviluppa una risposta anticorpale ma occorre verificare che effettivamente il vaccino funzioni nei confronti dell’infezione virale. Come fare? E’ presto detto: si prendono delle cavie umane in buona salute, e le si infetta col virus Covid 19, e poi si sta a vedere quel che succede. Questo tipo di sperimentazione si chiama “contagio intenzionale”.
Il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni lo ha chiarito una volta per tutte: i soldi del Recovery Fund arriveranno solo fra un anno e quindi, nel frattempo, ne occorrono altri per fronteggiare le numerose urgenze di questi mesi. Accedere al Mes conviene all’Italia ed è al momento l’unica strada praticabile per scongiurare il rischio di un crollo socio-economico devastante.