Mai così tanti casi nel mondo come in questo momento, ma nel nostro Paese va meglio. Non dobbiamo dimenticare le misure di distanziamento sociale.
L’epidemia di Covid-19 in Italia si sta spegnendo: i casi sono drasticamente diminuiti, la mortalità si sta azzerando, ma il premier Conte non ne vuole sapere, tanto da chiedere una proroga dello stato di emergenza per altri sei mesi, a dispetto di ogni evidenza scientifica. La scelta – esclusivamente politica – è motivata dalla decisione di mantenere alta la pressione psicologica sulla popolazione, per potere in ogni momento attuare nuove misure straordinarie, nuovi lockdown.
Il gruppo Pir (Petrolifera Italo Rumena di Ravenna, leader italiano nel settore dello stoccaggio, movimentazione e distribuzione di prodotti petroliferi e rinfuse liquide) compie cent’anni e li festeggia.L’azienda si è rivelata strategica nell’era Covid-19, con il boom dell’importazione e distribuzione di prodotti come l’alcol etilico: più 100% nei mesi di marzo, aprile e maggio.
I governi dovranno essere chiamati a rispondere delle morti di operatori sanitari cui non hanno fornito strumenti di protezione durante la pandemia da Covid-19.
Anche se non esiste attualmente un tracciamento globale, in base alla raccolta e analisi di un ampio numero di informazioni disponibili, oltre 3000 operatori sanitari sono morti in 79 paesi a seguito del contagio da Covid-19.
Un gruppo di università britanniche sta testando un nuovo programma per tenere lezioni online agli studenti in Cina, ma accettando la censura del regime di Pechino. I vertici accademici negano, ma smentendo confermano la sensazione che a dettare le regole siano soprattutto i comunisti cinesi. Il tutto avviene mentre a Hong Kong la morsa della censura si fa sentire sul serio, a tutti i livelli, nelle scuole e nelle librerie.
Chiediamocelo con franchezza: che fine ha fatto la nozione di bene comune? Si tratta di un concetto essenziale per la convivenza e la qualità della vita nella polis.