Slate, uno dei più noti magazine online americani di tendenza liberal, ha sdoganato i rapporti poliamorosi fra adolescenti
Ci siamo: Slate, uno dei più noti magazine online americani di tendenza liberal, fondato quasi un quarto di secolo fa dall’ex direttore del prestigioso The New Republic, ha sdoganato i rapporti poliamorosi fra adolescenti. È successo lunedì nella rubrica “Care and Feeding”, quella che dà consigli ai genitori circa l’educazione dei figli. Protagonista della performance Michelle Herman, scrittrice e insegnante di inglese alla Ohio State University, conosciuta anche in Italia per il suo libro La mia vita con Phil, romanzo che, secondo l’editore italiano, «racconta l’inattesa amicizia tra una donna di mezza età e un piccolo cane pieno di saggezza» che di nome fa, appunto, Phil.
«RELAZIONI CON PIÙ PARTNER SONO COMUNI»
Un lettore che si firma “Liberal ma forse non tanto liberal” ha sorpreso la figlia «quasi 17enne» in atteggiamenti inequivocabili con due ragazzi amici di vecchia data nella lavanderia del seminterrato di casa, ma non ha avuto il coraggio di dire nulla e chiede come dovrà rapportarsi da ora in avanti con lei per poter capire cosa le stia succedendo. La Herman vanta la sua familiarità coi giovani in università che le permette di essere al corrente di tutte le nuove tendenze che spaventano normalmente gli adulti e spiega:
«Relazioni sentimentali con più partner fra persone giovani che hanno solo un anno o due in più di tua figlia sono sempre più comuni. So che questo è stupefacente (francamente, sono ancora stupefatta, e sono cinque o sei anni che vedo queste cose), ma anche nell’Ohio, dove insegno, capita che i giovani facciano riferimento ai loro partner al plurale. E se io sento queste cose da ragazzi e ragazze di 18 e 19 anni, alcuni dei quali affermano che si tratta di relazioni di vecchia data, non mi sorprende che queste cose accadano fra i teenager che sono ancora alle medie superiori. I tempi stanno cambiando. E se hai una figlia che sta (o stava) provando una relazione poliamorosa, è giunto il tempo per te di raccogliere un po’ di informazioni. Prova con questo articolo apparso in Teen Vogue tanto per cominciare e con questo manualetto sul poliamore».
«LA MONOGAMIA NON È PER TUTTI»
Teen Vogue è un periodico online che combina le prescrizioni per la moda giovanile con una linea politica ultraradicale. La sezione di attualità politica dell’ultimo numero propone di seguito tre articoli intitolati “Come i bianchi usarono la tubercolosi per insediarsi nel sud-ovest”, “Il problema è la supremazia bianca” e “I crimini dei neri contro i neri non sono un problema”. Nell’articolo sul poliamore, apparso quasi due anni fa e consistente in buona parte in un’intervista con una certa Cameron Glover, che di lavoro fa la preparatrice per educatori sessuali che vogliono fare della loro attività un’impresa (business coach for sex educators), si leggono concetti del tipo:
«Se pensi che la monogamia, che consiste nella pratica o nella condizione di avere una relazione con una sola persona, non faccia per te, questo è giustificato. La monogamia non funziona per tutti. (…) La cosa più importante che puoi fare, è di non invalidare la tua identità o i tuoi bisogni e le tue necessità a causa di norme culturali come la monogamia».
«Una delle cose più importanti da tenere a mente è che essere poliamorosi consiste in un entusiasmo per avere molti tipi di relazione con le persone, e voler amare quante più persone possibile in quanti più modi è possibile. Consiste nel non limitare se stessi in un modo che sia salutare e rispettoso sia per te che per gli altri con cui stai coltivando e mantenendo una relazione».
«PARLA COSÌ CON TUA FIGLIA»
Premesso questo, la Herman spiega che ci sono due approcci possibili da parte del genitore con la ragazza, a seconda che abbia scorto o meno ansia o tranquillità in lei. Se la ragazza appare tranquilla, dunque apparentemente soddisfatta delle sue relazioni, l’approccio dovrebbe essere del tipo: «Ehi, ho notato che di recente solo Jordan si fa vedere con te, mentre avevo avuto l’impressione che tu avessi una relazione sia con Jordan che con Jason. Cosa è successo?».
Se invece la figlia appare turbata, la Herman consiglia di parlarle così: «Spero che tu sappia che puoi parlare con me di qualunque cosa. Sento che c’è qualcosa che ti preoccupa e che ti rende infelice. Di qualunque cosa si tratti, sono qui per te. Non c’è nulla che tu possa dirmi che mi sconvolga, te lo giuro. L’unica cosa al mondo che mi importa è la tua felicità e il tuo benessere». Che potrebbe consistere nel rotolarsi nel cestone della biancheria nel seminterrato con un paio di ragazzi.
Rodolfo Casadei 4 agosto 2020 Cultura