Romania, Ungheria e Polonia, tre delle più sbeffeggiate ed insultate nazioni europee dal circo mass mediatico, sono un esempio di serietà ed impegno in favore della memoria cristiana europea e della solidarietà verso i cristiani perseguitati del mondo. E’ forse per questo impegno che l’assalto a questi tre paesi ed ai loro leaders è così accanito e furibondo? Il sospetto è più che fondato, coloro che adorano una società senza identità (“aperta” o meglio evanescente) non possono sopportare chiunque altro difenda il cristianesimo.
Nel circuito mediatico, la tragedia di Viviana Parisi e di suo figlio Gioele è già diventata il Giallo di Caronia. I giornalisti che per giorni hanno seguito le ricerche del bimbo dopo aver registrato la macabra scoperta del corpo senza vita della donna dj, ora stanno raccontando gli sviluppi delle indagini sulle cause della morte dei due.
Il 22 agosto è stata la giornata che l’Onu dedica alla Commemorazione delle vittime di atti di violenza basati sul credo religioso. Un evento che si tiene per il secondo anno e che si colloca in una realtà, resa ancora più difficile dalle problematiche connesse alla pandemia di Covid-19.
È ancora assente la raccolta di dati sugli effetti del metodo chimico. Incertezza su tempi e luoghi in cui la donna abortisce, delle emorragie e altri rischi. Serve vigilanza.
“Un modo per banalizzare e mimetizzare ulteriormente l’aborto confinandolo nel privato e scaricandone tutto il peso sulle spalle della donna”. Emanuela Lulli, ginecologa e medico di medicina generale, commenta in questi termini al Sir le nuove linee di indirizzo per l’interruzione volontaria di gravidanza con la pillola abortiva Ru486
E’ come diffondere con una caramella la possibilità di togliere la vita in completa solitudine.
«A 17 anni la morte di un mio compagno di classe in un incidente mi ha spinto a chiedermi se c’era un senso nella vita per come l’avevo vissuta». Cominciò un percorso con più di un colpo di scena.