Triplicati in 25 anni gli italiani che pensano che Dio non esista eppure il 67% è favorevole al crocifisso nei luoghi pubblici.
La visita del ministro degli Esteri cinese Wang Yi in Italia è il segnale che la Cina non vedeva l’ora di lanciare. Pechino, dopo aver atteso il momento opportuno, al termine dei mesi più neri della pandemia di Covid, ha spedito a Roma un alto funzionario per riprendere il punto del discorso. Dove eravamo rimasti? Due sono gli step da menzionare per riassumere le relazioni sino-italiane.
C’è un equivoco molto italiano sul ruolo americano nel mondo. Ricordiamo che i presidenti repubblicani o democratici non sono mai tanto differenti.
Difficile che l’economia rimbalzi come previsto da Gualtieri. Anche perché i partiti della maggioranza sono l’uno contro l’altro.
Gioco facile contrapporre giovani corpi in pista a quelli ingolfati di tubi nelle terapie intensive, le notti di movida a quelle in bianco dei medici. Ma davvero vogliamo fare del pentimento pubblico l’instrumentum regni contro una pandemia?
Dall’inizio dell’estate la media giornaliera dei decessi è di sei persone al giorno: un caso di morte ogni 10 milioni di abitanti. Numeri che dovrebbero suscitare soddisfazione negli operatori e sollievo nella popolazione, ma niente: ogni giorno le cassandre che possono usufruire a piacimento delle tribune mediatiche a grande diffusione continuano a martellare il loro messaggio di terrore.
Il 5 e 6 settembre si apre il salone “Desiderio di un figlio”, che spiegherà ai francesi come violare la legge per comprare un figlio.
L’ultimatum del presidente di Confindustria alla politica: «Lavoriamo uniti, stiamo vivendo giorni decisivi»