Sono cambiati il livello di letalità del virus e il fattore territoriale. Altri lockdown, anche se circoscritti nel tempo e nello spazio, potrebbero fare più danni, anche da un punto di vista strettamente sanitario. Si dura fatica a capire perché i mezzi di informazione, e le televisioni nazionali in modo particolarissimo, ma anche gli innumerevoli ospiti che si avvicendano ai loro microfoni, siano così reticenti riguardo al numero dei morti.
Un vero fuoco di fila è quello a cui la libertà di pensiero e la libertà educativa sono sottoposte in questo periodo: non bastava il ddl Zan, ora è apparso all’orizzonte un forse ancor più pericoloso ddl, il numero 2634. Una proposta per la quale dobbiamo “ringraziare” Laura Boldrini e gli esponenti delle frange della sinistra che hanno collaborato ad avanzare questa proposta, ovvero i deputati Fusacchia, Muroni, Quartapelle Procopio, Carbonaro, Lattanzio, Palazzotto e Ciampi, come si legge nel documento ufficiale della Camera.
L’abolizione totale della ricetta decisa dall’Aifa contro il parere Css Pochi giorni fa l’Aifa, l’agenzia di farmacovigilanza italiana, ha abolito la ricetta per le minorenni che chiedono la cosiddetta ‘pillola dei cinque giorni dopo’, un prodotto registrato come «contraccettivo di emergenza», da prendersi entro cinque giorni dopo un rapporto sessuale ritenuto ‘a rischio’ di gravidanza.
I vaccini antinfluenzali non ci sono perché tutti sono stati invitati a comprarli adesso. Ma la scarsità non riguarda le categorie a rischio “La vaccinazione si può fare con calma. Il periodo giusto arriva a metà dicembre, la vera influenza è da dicembre in poi. La vaccinazione può essere fatta con serenità. Il caos è stato creato dalle persone che vanno in farmacia a esigere il vaccino adesso.