M. Cuartero Samperi, Tommaso Moro. La luce della coscienza, Ed Studium, pp. 240, € 22,50
Nella settimana in cui ricordiamo “Tutti i Santi” presentiamo un santo un po’ particolare e poco conosciuto: Tommaso Moro (1478-1535) (Thomas More), avvocato, scrittore e uomo politico inglese. Moro ha coniato il termine «utopia», indicando un’immaginaria isola dotata di una società ideale, di cui descrisse il sistema politico nella sua opera più famosa «L’Utopia». Lord Cancelliere d’Inghilterra, rifiutò la rivendicazione di Enrico VIII di farsi capo supremo della Chiesa d’Inghilterra, una decisione che mise fine alla sua carriera politica e gli costò la pena capitale con l’accusa di tradimento. Nel 1935 è proclamato santo da Papa Pio XI e nel 2000 dichiarato patrono degli statisti e dei politici da San Giovanni Paolo II.
La figura di Tommaso Moro si erge come esempio di irremovibile solidità morale, di fede provata e di coscienza retta. La fortezza d’animo e la serenità con cui affrontò la drammatica vicenda della sua condanna a morte e del suo martirio, per mano del re Enrico VIII, fu solo il naturale epilogo di una vita virtuosa in cui emerse come caratteristica fondamentale il primato della coscienza. Questo saggio vuole ripercorrere le tappe della vita di Tommaso Moro seguendo questo “filo rosso” della centralità della coscienza. In tutte le scelte che dovette affrontare, non solo nel momento del suo processo in cui la questione affiorò in modo particolarmente significativo, il filosofo inglese diede ascolto alla propria coscienza come luogo in cui si rivela la voce di Dio che guida l’uomo a scegliere il bene e a rifiutare il male. Di fronte all’ imminente condanna Moro dimostrò una fermezza irremovibile: la sua priorità non fu preservare la propria vita terrena ma salvare l’anima dalla dannazione. La decisione di rifiutare gli atti del Parlamento, infatti, non fu motivata tanto da argomentazioni politiche quanto dalla fedeltà alla propria coscienza, alla Chiesa e a Dio: «Egli moriva da fedele e buon servitore del re, ma prima di tutto di Dio». «San Tommaso Moro è un meraviglioso dono della Provvidenza ai responsabili politici e all’intera umanità. Egli è come un richiamo costante per ogni uomo degno di questo nome a rimanere vero, onesto, fedele a Dio e al discernimento intimo della propria coscienza» (Card. Robert Sarah, Prefazione). «Miguel Cuartero conduce il lettore, passo dopo passo, a considerare esattamente cosa si intenda per “coscienza”: cosa esattamente Tommaso Moro stesse seguendo quando decise, sempre più lucidamente, di sacrificare la vita in suo nome» (Elisabetta Sala, Postfazione).