Sarebbe stato così difficile pensare a fasce orarie differenziate per le persone più fragili, soprattutto ultraottantenni? Sarebbe stato così arduo, a giugno, quando la pandemia aveva allentato la morsa, accelerare sul potenziamento degli ospedali, sull’indizione di concorsi per medici e infermieri, sull’organizzazione di trasporti pubblici più efficienti, sulla definizione di un calendario di attività scolastiche flessibile e intelligente?