Cento anni fa, nel congresso di Livorno del Partito socialista italiano, si verificava la scissione che dava origine al Partito comunista d’Italia, poi Partito comunista italiano.Se si guarda a questo avvenimento con un approccio superficialmente fondato su categorie politico-culturali oggi in voga, esso può apparire un evento alieno, accaduto su un pianeta lontano anni luce dai problemi attuali del nostro paese, dell’Occidente, del mondo globalizzato.Quel clima infuocato, quell’entusiasmo per la rivoluzione bolscevica da poco vittoriosa in Russia, quelle contrapposizioni nella sinistra italiana tra riformisti (sempre più deboli) e rivoluzionari (sempre più estremisti) smaniosi di abbattere gli ordinamenti liberaldemocratici, ci sembrano appartenere ad un’epoca remota quasi incomprensibile.