Il referto medico parla di un ferito con escoriazioni alla mano e al ginocchio e prognosi di dieci giorni. È il triste bilancio dell’aggressione avvenuta venerdì mattina davanti all’ospedale San Gerardo di Monza dove il militante pro-life Giorgio Celsi è stato aggredito durante una preghiera per la vita. Quel che è più inquietante, però, è che ad aggredire fisicamente Celsi e un altro volontario dell’associazione Ora et labora non è stato un gruppo di antagonisti riuniti sotto una qualche sigla, ma è stato un medico che ha reagito così di fronte a quel momento pacifico.