Al «Giulio Cesare» preside accusata di censura. Ma ha solo applicato la “Buona scuola”.
«Censura»: è la parola che ricorre per definire l’intervento della dirigente scolastica del liceo classico Giulio Cesare di Roma, che avrebbe vietato due incontri su aborto e gender organizzati dagli studenti. Avrebbe, appunto. Perché i fatti non sono andati così, anche se questa versione è quella che circola da giorni su stampa e social media, con giudizi pesanti all’indirizzo della preside Paola Senesi, alla guida del Giulio Cesare dal 2017, alle spalle un impeccabile curriculum nelle scuole romane, dalle periferie fino alla nomina nel prestigioso classico del centro, ovunque apprezzata per lo stile, l’equilibrio e la determinazione nel difendere la scuola.
A sovrapporre una grottesca maschera oscurantista a questo profilo di tutto rispetto alcuni ragazzi che hanno formulato proposte autogestite per la «Settimana dello studente» dal 9 al 12 febbraio, esperienza di didattica alternativa che ha visto i liceali organizzare incontri sui temi più svariati, dagli scacchi alla poesia alle foibe, e poi storia, musica e, ovviamente, la pandemia. Trattandosi di vere lezioni in orario scolastico, gli studenti devono sottoporre le proposte alla dirigenza, per mettere a punto una lista da far ap- provare al Collegio docenti. È nel colloquio preliminare che la preside ha fatto notare ai ragazzi come su tre proposte ci fosse ancora da lavorare esprimendo – come ha spiegato giovedì in una nota – «alcune perplessità su titoli e contenuti» con «l’invito a riformularle». Le osservazioni si concentravano sugli incontri «Informazione sull’interruzione di gravidanza », affidato alla ginecologa Silvia Agatone, «Cos’è l’identità di genere» con lo psichiatra Stefano Corvino e «La questione balcanica» insieme allo storico Davide Conti, tema che ricalcando altre proposte è caduto da sé. Pareva che gli studenti avessero presero atto delle richieste della prof Senesi, che infatti non ha visto ricomparire i titoli nell’ultima versione del programma, poi varato e messo in opera. Tutto bene? Nient’affatto.
Francesco Ognibene
13 febbraio 2021
https://www.avvenire.it/attualita/pagine/roma-il-caso-del-liceo-prima-la-legge