Un’iniziativa che fa pensare: il ddl Zan è solo l’inizio? Alla vigilia diuna nuova giornata di mobilitazione, oggi, in piazza del Popolo a Roma e in decine di altre piazze italiane, a sostegno del ddl Zan (con iniziative che si preannunciano anche di segno contrario) ad arroventare la polemica si inserisce una copertina provocatoria e forse involontariamente rivelatrice anticipata dal settimanale L’Espresso. Si tratta di un’illustrazione che ritrae un uomo ‘incinto’realizzata da Fumettibrutti, alias Josephine Yole Signorelli, a illustrare il tema dell’inchiesta ‘Ladiversità è ricchezza’. Il fronte che si oppone al provvedimento apre un nuovo fronte polemico. «Ditutto c’è bisogno in questo momento meno che di iniziative provocatorie su un tema, peraltro, cosìdelicato », interviene Massimiliano Romeo, capogruppo al Senato della Lega, che detiene la presidenzadella commissione Giustizia, dove il testo è approdato dalla Camera, con Andrea Ostellari, che saràanche relatore in aula. «Sul principio noi ci ritroviamo e infatti c’è anche una
proposta delcentrodestra di governo per tentare di sgombrare il campo da derive ideologiche a nostro avvisocontenute nel ddl Zan. Tuttavia siamo pronti a discutere nel merito. Ma, ripeto, con le provocazioninon si va da nessuna parte, non è questo il clima giusto in cui discutere di temi che mettono in giocola dignità della persona, il valore della famiglia, e il libero diritto ad esprimere le proprieopinioni», conclude Romeo.
Polemiche che, anche se si tratta di una iniziativa parlamentare, rischiano di avere ripercussionianche sul governo «facendo esplodere quelle diversità che mettono in discussione una maggioranza diper se già fragile precaria», sostiene Paola Binetti. «La legge Zan – prosegue la senatrice dell’Udc -è una di queste zone minate in cui sembra quasi impossibile trovare un punto di equilibrio. Difficileaccettare certe prese di posizione come la negazione delle rispettive identità sessuali: eppure èquesto il messaggio duro che trasmette la copertina dell’Espresso con la falsa gravidanza di un uomoostentata come un trofeo. C’è una continua rincorsa ad essere ‘altro da sé’ che ci preoccupa e ciaddolora e rende impossibile difendere un ddl così provocatorio. Ma continueremo a dialogare -conclude Binetti – per cercare di spiegare che è possibile dire di no alla violenza e proprio perquesto dire di no alla legge Zan, che fa violenza alla stessa natura».
A Milano, come in altre 50 piazze italiane, oggi pomeriggio, è in programma anche un presidioorganizzato dal fronte che si oppone all’approvazione della legge. Preannuncia la sua presenza ilsenatore della Lega, Simone Pillon, che descrive quella dell’Espresso come una di quelle «follie» che«col ddl Zan diventeranno legge, e sarà abolito il diritto dei bambini ad avere mamma e papà e non genitore 1 e 2». Ma il Pd fa quadrato: «Crediamo che il ddl debba essere approvato », insiste ilsegretario Enrico Letta, e lo descrive come «un passo avanti significativo» e «il miglior punto diavanzamento nelle condizioni date». Dal canto suo Ostellari parla di «almeno un centinaio» dirichieste di audizioni presentate dalla sola Lega, su un totale di oltre 200, sul disegno di legge,che sono al vaglio della commissione Giustizia. «Dobbiamo assolutamente approvare una legge che laLega cerca di frenare con degli espedienti », insiste Zan.
Angelo Piccariello
Avvenire 15 maggio 2021
Espresso, copertina-choc sull’uomo «incinto»