Il presidente ha chiesto agli 007 di preparare un rapporto approfondito su cosa accadde nel 2019 a Wuhan, dove è comparso il virus la prima volta. I risultati saranno presentati al Congresso.
Joe Biden torna alla carica chiedendo un’indagine internazionale seria sulle origini del covid, ma non solo: oggi ha istruito l’intelligence Usa perché “entro 90 giorni” raccolga il massimo di informazioni disponibili su quel che accadde veramente alla fine del 2019 in Cina. Per sottolineare l’importanza del tema, Biden chiede a tutte le agenzie di intelligence ed altri organismi federali competenti di “raddoppiare gli sforzi” per scoprire la verità. E annuncia che i risultati di questa indagine verranno presentati nella sede istituzionale adeguata: al Congresso.
E’ una vicenda sulla quale l’America e il mondo intero sanno ancora troppo poco, spiegano fonti della Casa Bianca. Negli ultimi giorni l’intelligence Usa è tornata a dare credibilità alla teoria dell’incidente nel laboratorio biologico di Wuhan. Vari indizi sono stati riesumati e rafforzano quell’ipotesi. Non si tratta della “teoria del complotto” legata a qualche ricerca militare cinese sulla guerra batteriologica – o per lo meno, questa pista è considerata tuttora assai improbabile.
Ben più verosimile, e suffragata da nuove scoperte dell’intelligence Usa comunicate a Biden, è la teoria di un incidente accaduto in quel laboratorio dove si compiono esperimenti ad alto rischio sui virus. E’ in uno di quegli esperimenti che potrebbe essere avvenuto il contagio dall’animale selvatico (in questo caso una cavia) ad alcuni ricercatori. Ben tre ricercatori di quel laboratorio si ammalarono in circostanze sospette nel novembre 2019.
“Non abbiamo ancora escluso nulla”, ha comunque detto la vice portavoce Karine Jean-Pierre, durante il briefing quotidiano con i cronisti, a chi le chiedeva se la comunità di intelligence creda alla possibilità di una diffusione deliberata del coronavirus.
L’Amministrazione Biden è stata fin dall’inizio molto critica sulla prima inchiesta compiuta a Wuhan dall’Organizzazione mondiale della sanità, che ha praticamente scartato la pista del laboratorio, ma dopo aver lavorato sotto stretto controllo delle autorità cinesi.
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L’annuncio di oggi di Biden ha un’importanza notevole anche per l’impatto sulle relazioni tra Stati Uniti e Cina. Il governo di Pechino reagisce a queste richieste di Biden rilanciando a sua volta una “pista straniera”, i cui fondamenti sembrano inesistenti.
Federico Rampini
La Repubblica
27 Maggio 2021