F.Muraca, Le immagini al potere – L’uomo nell’era dell’intrattenimento globale, Città Nuova, pp 148, €. 17
Ogni persona, in Occidente, diventa immagine appena fuori dall’utero materno. Le moderne apparecchiature ecografiche sono in grado di mostrare i bambini ai loro genitori mentre ancora sono avvolti nella placenta. Lì comincia la nostra storia virtuale. Poi, la relazione con le immagini e le interfacce diventa come un fiume che ci travolge e ci trascina in un oceano di comunicazioni visive.
Questo processo, però, non è neutrale. Le immagini sono soggette a molte sofisticazioni di cui non siamo coscienti, anche quelle che noi stessi creiamo con i nostri mezzi smart. Crediamo di realizzare copie fedeli di noi stessi e della realtà che ci circonda e invece ce ne allontaniamo fino a perdere contatto con essa, fino a smarrirci. Un fiume d’immagini vengono trasportate da ciò che noi chiamiamo la rete, generando enormi quantità di dati che possono essere gestite per manipolare e indirizzare i comportamenti.