L’Ungheria approva una durissima legge antipedofilia, in un paragrafo si vieta indottrinamento gender e transgender sino ai 18 anni e scoppia un imbarazzante finimondo mediatico. Martedì 15 giugno, il Parlamento ungherese ha approvato con una maggioranza schiacciante, con un solo voto contrario (157-1), le nuove norme restrittive contro la pedofilia. Le minoranze, unite in una grande coalizione con l’obiettivo di sconfiggere Orban il prossimo anno, si sono spaccate alla prima prova parlamentare. Le forze democratiche di sinistra e liberali non hanno partecipato al voto, mentre i rappresentanti dell’estrema destra di Jobbik hanno votato a favore del provvedimento. Leggi
Tre fatti ed un indizio possono essere una prova? Ebbene negli ultimi giorni la nomina di europea di Christos Stylianides a Rappresentante Speciale per la Libertà religiosa nel mondo; le Deleghe assegnate al Sottosegretario Ivan Scalfarotto (inclusa quelle ai diritti civili e Culti) e le uscite pubbliche dell’Alto Rappresentante ONU Amhed Shaheed in difesa del divieto delle terapie di conversione fanno riflettere sulla unicità delle circostanze. Leggi