«Avere il cervello di una gallina», «esser fastidiosi come una zanzara», «ignoranti come una capra». Sono tutti modi di dire che, prossimamente, potrebbero essere messi al bando; ma non a tutela delle persone bersaglio di tali espressioni – che possono offendere, ma non son certo il peggio che si possa sentire oggi -, bensì di galline, zanzare e capre. Leggi
Il film è un adattamento del romanzo di George Orwell: “1984” che descrive una Londra dove i cittadini devono osservare le norme opprimenti stabilite dal partito che vuole cancellare il passato e costruire un futuro secondo una propria visione.
Questa settimana la Pillola di Saggezza riguarda “L’Anticristo”, il soggetto del testo: “I tre dialoghi e il racconto dell’Anticristo” del filosofo e teologo russo Vladimir Sergeevic Solovev, scritto poco prima della morte nel 1900. Perché è attuale questa figura? Così risponde il cardinale Giacomo Biffi: “Soloviev preannunziò con antiveggente lucidità la grande crisi che ha colpito il cristianesimo negli ultimi decenni del Novecento”. Più in particolare secondo don Dino Barsotti, monaco presbitero e scrittore, fondatore della Comunità dei Figli di Dio, “ai nostri giorni nel mondo cattolico Gesù Cristo troppo spesso è solo una scusa per parlare d’altro”.
L’invidia è come un tarlo, non la vedi quando inizia a “rodere”. Ne osservi però le conseguenze quando può essere troppo tardi. È un sentimento nascosto, difficile da ammettere, inconfessabile. Qualcuno la mette tra le passioni tristi. L’invidioso può presentarsi con una bella immagine fuori, ma ha un vuoto dentro che lo fa soffrire.