Le ragioni alla base dello zelo con cui Hollywood corteggia Pechino non hanno nulla a che fare con il politicamente corretto, ma sono di natura squisitamente pecuniaria: l’esclusione dal succulento sino-botteghino – una realtà composta da più di un miliardo di potenziali spettatori paganti – comporterebbe delle perdite immani per l’industria cinematografica statunitense. L’anno prossimo, ad esempio, si stima che, pandemia permettendo, il sino-botteghino potrebbe valere 15 miliardi e 500 milioni di dollari. Leggi