La Reuters svela che la Bgi Group, multinazionale cinese di test prenatali non invasivi, collabora da anni con l’Esercito Popolare di Liberazione, sfruttando dati e campioni di Dna. Potenzialmente, secondo il controspionaggio americano, si può arrivare “alla creazione di soldati geneticamente migliorati o ad agenti patogeni ingegnerizzati”. Ma la Cina non è la sola perché, come spiega il Guardian, anche in Occidente si agisce in modo simile. Una guerra sulla pelle di donne (ignare) e bambini. Leggi
“Possono distruggere le nostre case, ma non la nostra fede in Gesù”, ha affermato una delle vittime Leggi