Un gruppo di 21 Procuratori Generali statali ha firmato una lettera all’amministrazione Biden, denunciando le decisioni prese a Washington che espandono le politiche LGBTQI nelle scuole perché esse aggirano e violano la libertà religiosa e di parola.
Il mese scorso, la ‘Equal Employment Opportunity Commission’ e il ‘Dipartimento dell’Educazione degli Stati Uniti’ hanno inviato a tutte le amministrazioni degli stati del paese una ‘guida’ per implementare la Sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti del 2020, Bostock contro Clayton County, sentenza che vieta la discriminazione sul lavoro sulla base del “sesso” e si applica anche all'”orientamento sessuale” e all'”identità di genere”.
Secondo i 21 Procuratori Generali il Governo Biden con la sua ‘guida’ sta applicando strumentalmente la sentenza Bostock. “La Corte nella Sentenza Bostock ha affrontato strettamente la cessazione del rapporto di lavoro e si è esplicitamente astenuta dall’affrontare temi quali quelli di “bagni, spogliatoi e codici di abbigliamento separati per sesso. Allo stesso modo, la Sentenza Bostock non ha fornito alcuna base legale per affermare che l’uso di pronomi biologicamente corretti potrebbe violare la legge. Al contrario, il primo emendamento protegge il diritto di attribuire pronomi ad altri in base al loro sesso”, si legge nella lettera.
La ‘guida’ dell’Amministrazione Biden ignorerebbe anche due delle tre protezioni fornite ai datori di lavoro religiosi dalle leggi degli USA. “Le agenzie federali non hanno l’autorità di cambiare unilateralmente le leggi. Questa è una prerogativa esclusiva del Congresso. Azioni come questa escludono le voci, i voti e la partecipazione del popolo e dei suoi rappresentanti, il che non è né giusto né costituzionale”. La lettera è stata sostenuta dal Tennessee Att. Gen. Herbert H. Slatery III, e include tra i suoi cofirmatari i procuratori generali che rappresentano gli stati di Alabama, Alaska, Arizona, Arkansas, Georgia, Idaho, Indiana, Kansas, Kentucky, Louisiana, Mississippi, Missouri, Montana, Nebraska, Ohio, Oklahoma, South Carolina, South Dakota, Texas e West Virginia.
Brutta grana, dunque, per il Presidente Biden e per gli eccessivi sforzi di imporre i dogmi LGBTI a tutti i cittadini, scuole, ospedali e chiese degli Stati Uniti. Coloro che ieri accusavano il Presidente pro life e pro family Trump di snobbare il Congresso ed i rappresentanti del popolo, ora abusano del proprio potere e stravolgono i fondamenti democratici del proprio paese per compiacere le lobby arcobaleno e i loro interessi sempre più insaziabili.
23/07/2021
Luca Volontè
https://www.provitaefamiglia.it/blog/usa-governatori-contro-biden-su-norme-pro-lgbt