A poco più di un anno dall’inizio di una pandemia che ha brutalmente smascherato gravi inefficienze e clamorosi ritardi nella sanità pubblica e privata del nostro paese, una parte del Parlamento avrebbe quindi deciso di riaprire a breve il dibattito sul fine vita. La scelta non può lasciare indifferenti, il momento che stiamo vivendo non è simile ad altri nel passato e la morte, spesso negata e poco visibile fino a quando non ci tocca personalmente, è ricomparsa all’improvviso dal backstage occupando tragicamente la scena del nostro quotidiano. La ripresa quindi di un dibattito parlamentare di questo tipo in tempo di emergenza sanitaria porta con sé una serie di domande.