Abby Johnson fu direttrice di una clinica texana in cui si eseguivano aborti e decide di licenziarsi. Il libro narra la sua drammatica conversione da sostenitrice dell’aborto ad attivista per la vita.
Unplanned narra la storia vera di Abby Johnson, una ex-dipendente dell’organizzazione di cliniche abortive piú potenti d’America, la Planned Parenthood. Nell’organizzazione fece una rapida carriera ottenendo la direzione di una delle cliniche piú importanti del Texas. (Planned Parenthood nel 2008 premiò Abby come «dipendente dell’anno»). Improvvisamente Abby per carenza di personale si trovò a coadiuvare un medico nell’aborto di un feto alla tredicesima settimana e questo cambiò la sua vita per sempre. Oggi è una paladina a favore della vita.
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La notizia, comparsa sui media per cui in Olanda sarebbe stata estesa la portata dell’eutanasia, già dal 2002 legalizzata, dal 2005 praticata sui neonati di età non superiore ad un anno, e dal 2016 sui pazienti psichiatrici, non dovrebbe suscitare sorpresa: se non fosse che per le pratiche eutanasiche si prevede adesso l’applicazione pure ai minori di età tra 1 e 12 anni, e con o perfino senza il loro consenso. Del resto sarebbe quasi impossibile raccogliere il consenso in tal senso da parte di bambini di pochi anni di età.
Nel gennaio 2019 il Governo olandese ha commissionato uno studio sul suicidio assistito per «vita completata », cioè per chi vuole morire e non è malato, ma ritiene che la sua vita sia finita, non abbia più senso, e che continuare a vivere sia una sofferenza.