Il film ricostruisce le dodici settimane durante le quali una giovane, lasciata totalmente sola, cercò di abortire per evitare l’allontanamento dall’università e la rinuncia alla carriera lavorativa.
Accompagnare un famigliare malato o gravemente disabile nel periodo terminale della vita affinché “muoia con dignità” è un atto d’autentico e reale amore!
Il libro è un inchiesta sulla discendenza spirituale dei cosiddetti “dissidenti cristiani” dell’Europa orientale negli anni del comunismo. Dai loro racconti e testimonianze l’autore trae degli insegnamenti per i cristiani occidentali, destinati a suo parere, con il trascorrere del tempo, a “patire una persecuzione”.
L’associazione Luca Coscioni e i radicali da sempre presentano questa scelta come libera autodeterminazione della persona ma il piano inclinato su cui poggiano le legislazioni mortifere porta inevitabilmente allargamento delle maglie del controllo, al fenomeno dell’abbandono terapeutico e all’incremento della platea di persone che chiede la “dolce morte”. Non si abrogano quindi solo le norme che tutelano la vita ma lo stesso buon senso, perché la legge fa cultura.