Rapimenti, conversioni e nozze forzate, sevizie filmate, figli annegati. Dal Pakistan alla Nigeria, il rapporto “Ascolta le sue grida” di Aiuto alla Chiesa che soffre pubblica le testimonianze di madri e figlie umiliate e brutalizzate tutti i giorni della loro vita
Per l’arrivo in Aula della norma si è fissata la data del 13 dicembre dopo che, nel pomeriggio di mercoledì 1 dicembre, le commissioni Giustizia e Affari sociali della Camera hanno iniziato ad approvare gli articoli del testo e dopo che tutti i gruppi hanno concordato di concludere l’esame del testo entro il giorno 9. Questo accordo sull’iter della norma, attenzione, non implica però che esso si rifletterà anche in Parlamento. Anzi, è più che probabile che assisteremo ad un dibattito piuttosto acceso sull’argomento.
Concluso l’esame del testo base nelle Commissioni Affari sociali e Giustizia, la Camera si prepara alla discussione generale lunedì 13. Ma le posizioni tra favorevoli e contrari restano distanti.
Nel rapporto annuale dell’OSCE emerge una violenza crescente contro i cristiani. Attacchi alle chiese, vandalismi, furti e aggressioni contro fedeli e sacerdoti: sono 981 gli incidenti documentati per il 2020, un incremento del 40% rispetto all’anno precedente. Stavolta il Paese in cui si sono commesse più aggressioni non è la laicista Francia, ma la cattolica Polonia, dove i cristiani sono stati vittime della violenza di militanti abortisti ed Lgbti. La deriva europea non risparmia nemmeno l’Italia.
«Una sola dose di anticorpi monoclonali, somministrata al paziente Covid nei primi tre giorni di infezione, in una sola ora riduce di oltre l´80% il rischio di ricovero: non solo evita la malattia, quindi la terapia intensiva o addirittura il decesso, ma costa infinitamente meno di un ricovero. Eppure in Italia in molte regioni i monoclonali non sono utilizzati, addirittura sono stati trasferiti in altre regioni per evitare che scadessero ». Leggi
Ne abbiamo parlato con Stefano Ojetti nuovo segretario nazionale dell’Amci (Associazione Medici Cattolici Italiani).
Questo studio retrospettivo aveva lo scopo di indagare i risultati e i tassi di ospedalizzazione nei pazienti con una diagnosi confermata di COVID-19 precoce trattati a casa con trattamenti su prescrizione e non su prescrizione. Leggi