«Stiamo cercando di tenere Dio il più lontano possibile dalla pandemia in quanto tale, come se temessimo di contagiarlo». Padre Serge-Thomas Bonino, decano della Facoltà di Filosofia all’Angelicum e segretario della Commissione teologica internazionale per un decennio, usa un’immagine ad effetto per descrivere l’assenza di Dio nel dibattito pubblico sull’evento che da quasi due anni sta monopolizzando le nostre vite: la pandemia di Covid-19. È davvero un fenomeno che si svolge in un campo, quello biofisico, in cui la Provvidenza non c’entra? Il domenicano, uno dei più autorevoli teologi al mondo, ne ha parlato in quest’intervista.
Philip Nitschke dice che la sua capsula per l’eutanasia sarà presto disponibile in Svizzera. E i fornitori delle “buona morte” si agitano: come si può preferire un boia tecnologico al posto di uno specialista in carne e ossa?
INTERVISTA A MONS. FRANCESCO CAVINA, VESCOVO EMERITO DI CARPI, SUL PROSSIMO REFERENDUM SULL’EUTANASIA LEGALE.
MONS. SUETTA: “UNA VISIONE CHE SIA AUTENTICA E NATURALE, NON PUÒ ESSERE ACCETTATA SOLTANTO DA CHI PROFESSA LA FEDE CRISTIANA, MA ANCHE DA CHI CUSTODISCE UNA VISIONE DELL’UOMO CONFORME ALL’EVIDENZA DELLA SUA NATURA E DEL MODO IN CUI LA NATURA SI MANIFESTA E ORIENTA LA VITA STESSA DELL’UOMO”.
Tutti coloro che lottano in favore dell’eutanasia dicono sempre che si tratta di una pratica molto regolamentata e riservata solo ai malati terminali o a quelli che soffrono di gravi malattie croniche. Anche se fosse davvero limitata a questi casi l’eutanasia sarebbe comunque, secondo noi, inaccettabile, ma l’esperienza di tutti quei paesi che hanno legalizzato l’eutanasia anni fa dimostra chiaramente che queste limitazioni sono destinate a venire meno.
La commovente lettera aperta di una donna gravemente disabile al tetraplegico marchigiano che ha chiesto di essere aiutato a morire.