Nell’autunno del 1941 uscì un film in Germania dal titolo “Ich Klage An” (“I Accuse”) prodotto dal Ministero della Propaganda retto da Joseph Goebbel,
creato per diffondere l’ideologia del nazionalsocialismo nella Germania nazista e controllare le espressioni culturali nel paese. Il film fu proposto da Karl Brandt, uno dei principali responsabili di “Aktion T4”, per giustificare le misure intraprese e mettere a tacere le numerose critiche che portarono all’interruzione del programma T4 avvenuta nel mese di agosto. Il film era tratto dal romanzo Sendung und Gewissen («Missione e coscienza»)
del medico e scrittore Helmut Hunger, altro elemento chiave dell’Aktion T4
Nel “Programma di eutanasia nazista”, convenzionalmente chiamato “Aktion T4”, tra il 1939 e il 1945 trovarono la morte circa 200.000 persone con disabilità o con disturbi mentali.
Il conteggio dei morti per Covid dichiarato ufficialmente dalla Cina «è impossibile dal punto di vista medico, statistico, biologico, politico ed economico». Applicando al Dragone il modello matematico dell’Economist, Pechino avrebbe truccato i dati: i decessi sono il 17 mila per cento in più
Luca
Volontè Lo scorso anno erano almeno 140 milioni le bambine date per disperse nel mondo, per dirla con l’edulcorato linguaggio dell’UNFPA (Programma delle Nazioni Unite per la popolazione). Sono queste bambine selezionate e uccise, per essere femmine, con l’aborto, ad essere le più dimenticate vittime innocenti per le quali ben poche lacrime vengono spese ed ancor meno ‘campagne’ pubblicitarie di associazioni benefiche.
La terza riflessione è un omelia del cardinale Angelo Comastri, già arciprete della Basilica di San Pietro, proposta il 15 marzo 2020
Questo romanzo profetico racconta l’ascesa del grande filantropo Giuliano Felsemburgh, democratico e rassicurante, fautore della pace mondiale, che realizza un mondo ideale con l’avvento di un nuovo umanitarismo che stempera le differenze fra le religioni e predica la tolleranza universale. Tutti accettano questa visione fuorché la Chiesa Cattolica, che – sempre in nome della tolleranza – viene straziata fin quasi alla sua completa eliminazione. Il Padrone del mondo racconta il venir meno della fede cristiana non a causa di una persecuzione pubblica ma attraverso la subdola religione umanitaria del relativismo. La speranza è riposta in coloro che rimarranno fedeli a Cristo e al Suo glorioso ritorno.