La stima delle interruzioni di gravidanza proposta dal sito specializzato nell’elaborazione numerica di grandi fenomeni globali colloca la pratica abortiva al vertice delle cause di morte.
ll 2022, lo sappiamo, sarà per l’Italia un anno cruciale per le battaglia in favore della vita. Tra referendum sull’omicidio del consenziente proposto dai Radicali e il disegno di legge sul suicidio assistito in discussione alla Camera, le spinte eutanasiche sul fine vita si fanno sempre più pressanti.
Kevin Yuill, Lecturer presso l’University of Sunderland, suicidologo e da anni in prima linea proprio sui temi del fine vita e dell’eutanasia. Pro Vita & Famiglia lo ha intervistato.
Il report redatto da Porte Aperte/Open Doors dal titolo WORLD WATCH LIST 2022 evidenzia che sono oltre 360 milioni nel mondo i cristiani (uno su sette) che sperimentano “almeno un livello alto” di persecuzione e discriminazione a motivo dalla loro fede, mentre cresce il fenomeno di “una Chiesa ‘profuga’”, quello cioè di migliaia di battezzati che abbandonano il proprio territorio a causa delle persecuzioni.
Una domanda inevitabile che ci accompagna in questo tempo di prova aperto dalla pandemia è: «Come sopravvivere al male?». E con questa domanda non penso in primo luogo alla sopravvivenza fisica, penso soprattutto a quell’altra forma di sopravvivenza con cui ci confrontiamo quando, sotto l’impatto di una sofferenza imprevista, di un ostacolo che ci si para innanzi, o di una prova alla quale non eravamo preparati, la nostra abituale esperienza del mondo deve trovare un’altra configurazione. In momenti come questi, siamo chiamati ad attivare, o a riscoprire, le risorse spirituali e umane.
L’eugenetica dei falsi positivi. Quanti di loro sono stati privati del diritto alla vita? Bufera in America sui test prenatali che hanno rivoluzionato la medicina.
Quanti di voi sanno come è affrontato e regolamentato il “fine vita” in Italia? Una sintesi delle leggi, che disciplinano questa delicata materia, delinea un percorso che di fatto ha aperto la strada alla eutanasia, che è riconosciuta ed applicata in Italia.
Il ritorno alla socialità è necessario e ne gioverebbero tutti. Ma per il bene comune e per evitare nuove emergenze, senza mettere a rischio i nostri indispensabili aperitivi, si dovrebbero superare alcuni piccoli ostacoli culturali.