Massimo Antonelli, primario del reparto di rianimazione del Policlinico Gemelli, a Roma, spiega che cosa significa “trattamento sanitario di sostegno vitale”: “Dove non è più possibile, attraverso i mezzi farmacologici o artificiali, sostenere le funzioni vitali, il compito del medico è alleviare le sofferenze, arrivando anche a una sedazione palliativa”
«Non dobbiamo eliminare il malato, ma la sofferenza», dovrebbe dunque essere lo spirito che ama chi si occupa di fine-vita. Non riuscire a curare una malattia («to cure») non è una sconfitta e non esclude affatto la possibilità di prendersi cura del malato («to care»).
Bambini e adolescenti ancora sotto stress: benessere psichico già peggiorato del 10% a livello globale a causa della Pandemia. E la guerra metterà ulteriormente a rischio la salute mentale dei bambini e dei ragazzi anche italiani, avverte la Società italiana di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza. Atteso un aumento di bambini profughi e/o orfani traumatizzati.
Roberto Colombo spiega perché il ddl Bazoli «stravolge» la sentenza della Consulta a cui dice di ispirarsi, «andando molto al di là delle pur discutibili maglie tessute dalla Corte»
Nonostante il profluvio di numeri da cui siamo stati sommersi, a due anni dall’inizio della pandemia su casi, decessi e mancate cure per il Covid mancano dati certi e sicuri