Dopo la condanna in Appello contro il circolo Mieli, parla alla Bussola l’avvocato della scrittrice Silvana De Mari: «Dietro la sentenza motivazioni sociologiche, c’è il sospetto di ambiti che non possano essere criticati», dice Giovanni Formicola: «A processo abbiamo sostenuto che il Circolo Mario Mieli finanziato dallo Stato pone come modello positivo un cantore di pedofilia e coprofagia e non ha mai preso le distanze da quelle posizioni. In Cassazione sarà una buona battaglia per la libertà di espressione: la De Mari ha esercitato un diritto di critica, anzi, un dovere».
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