4 modi pratici per costruire una cultura della vita ovunque viviate
Non vi era la necessità di una norma così ideologica che parla persino di educazione sessuale a scuola e penalizza gli obiettori
Nella serata di ieri, 31 agosto, la piccola Repubblica ha approvato la legge sull’aborto con 32 voti a favore, 7 contrari, 10 astenuti e 10 assenti. Essa in parte copia la 194, in parte la peggiora. Alla base di questa normativa non vi è alcuna esigenza, se non ideologica.
Il Bene Comune orienta virtuosamente condotte, comportamenti e atteggiamenti da ricostruire, oltrepassando lo stereotipo che individua, sempre e comunque altrove, le responsabilità di ciò che accade.
La legge 194 è una legge iniqua, da superare affrontando con misure concrete e adeguate i problemi che spingono una donna ad abortire, in un quadro antropologico che vinca la subcultura dello scarto.
CHIARA FERRAGNI DIFFONDE FAKE NEWS: IN ITALIA LA LEGGE 194/78 È INAPPLICATA NELLA PARTE RELATIVA AI SOSTEGNI ALLA MATERNITÀ. L’INFLUENCER, IN REALTÀ, VUOLE ATTACCARE IL DIRITTO ALL’OBIEZIONE DI COSCIENZA DEI MEDICI CHE RESTANO FEDELI ALLA LORO VOCAZIONE E NON ACCETTANO DI DIVENTARE ASSASSINI DI BAMBINI NEL GREMBO MATERNO