In questa quaresima 2023 la rubrica “Pillole di Saggezza” offrirà come riflessione LE BEATITUDINI che come evidenziato da Benedetto XVI «sono un nuovo programma di vita, per liberarsi dai falsi valori del mondo e aprirsi ai veri beni, presenti e futuri. Quando, infatti, Dio consola, sazia la fame di giustizia, asciuga le lacrime degli afflitti, significa che, oltre a ricompensare ciascuno in modo sensibile, apre il Regno dei Cieli» (30 gennaio 2011).
Ci guiderà in questo faticoso ma felice cammino il cardinale Gianfranco Ravasi.
Dicono di scendere in piazza per i diritti dei bambini, ma in realtà mirano a una legalizzazione surrettizia della maternità surrogata (detta anche “gestazione per altri” o, più brutalmente, “utero in affitto”), in pratica per veder riconosciuto in Italia, automaticamente e de iure, lo status di genitori a entrambi i componenti di una coppia di maschi omosessuali (le coppie di donne gay non hanno ovviamente quasi mai bisogno di un utero estraneo).
«La maternità surrogata? Chiamiamola con il suo nome, “utero in affitto”: mette a fuoco il passaggio di denaro, bisogna leggere i contratti di maternità surrogata, si apre un mercato per i bambini per la prima volta nella storia dell’umanità, ci sono fiere nel mondo, ci hanno provato pure a Milano». Sono state le parole del ministro per la Famiglia, Eugenia Roccella, ospite di Lucia Annunziata a ‘Mezz’ora in più’ su Rai 3, ieri. «Può costare sui 100mila euro, una cosa per benestanti, ma alle donne arrivano dieci mila euro» ha sottolineato la Roccella, che ha così scatenato la reazione improvvisa della giornalista.
Molto interessante un articolo di Viola Longo sul Secolo d’Italia del 18 marzo. Spiega come il compagno Fassina si schieri apertamente (anche se con qualche contraddizione) contro l’utero in affitto, citando nientepopodimenoché un articolo di Antonio Gramsci del 1918.
Per quanto tempo ancora dovremo sopportare conduttori Rai, pagati dai contribuenti, che usano la tv per fare propaganda a certe istanze? Non si rendono conto di cosa parlano quando parlano di utero in affitto? E calo un velo pietoso sulla parolaccia che la conduttrice si è pure fatta scappare nella concitazione.
Non usa mezzi termini don Maurizio Patriciello quando gli chiediamo un commento sulla pratica dell’utero in affitto. Una pratica basata su un business di compravendita di esseri umani e per questo lo stupore del sacerdote è tanto: «La pratica della maternità surrogata è un obbrobrio e mi meraviglia tanto come persone anche di una certa intelligenza non comprendano la portata negativa di una tale operazione»
NO UTERO IN AFFITTO – Provita&famiglia. Utero in affitto. Ci risiamo col “best interest” del bambino
Usare i bambini, non solo fisicamente, ma anche ideologicamente è una costante di questa società: del resto, se i bambini si possono uccidere (con l’aborto), è ovvio che si possa far loro “tutto” il resto. La cosa più squallida è che, nel loro “miglior interesse”, si voglia far passare abuso e sfruttamento come strumenti di tutela.