La possibile internazionalizzazione del reato di utero in affitto nell’ordinamento italiano stimola l’interesse intorno a quali siano i Paesi dove, al contrario, questa procedura è consentita, a titolo oneroso o anche gratuito. Le legislazioni che in qualche modo la permettono sono classificabili in base a quattro parametri fondamentali: 1) maternità surrogata commerciale o altruistica; 2) maternità surrogata consentita a coppie eterosessuali o anche a omosessuali; 3) maternità surrogata consentita soltanto a persone residenti in quel Paese o anche a stranieri; 4) maternità surrogata consentita soltanto a coppie o anche a single.
150.000 bambini nati all’estero e in attesa di trascrizione all’anagrafe? Si tratta di una bufala clamorosa, sono al massimo «nell’ordine del migliaio». Firmato Corriere della Sera. No, non si tratta di una esagerazione bensì dell’esatto contenuto di un articolo uscito in questi giorni sul principale quotidiano italiano che, senza troppi giri di parole, fa letteralmente a pezzi la stima – veicolata a piene mani dagli attivisti Lgbt, Alessandro Zan in testa – secondo cui, siccome il Senato ha bocciato il regolamento europeo sui figli all’interno delle coppie omogenitoriali, oggi le nostre istituzioni si renderebbero responsabili del mancato «riconoscimento di 150 mila bambini che esistono e sono senza diritti»
Utero in affitto: in America si sta cerando un vero e proprio mercato nuovo per le madri surrogate, con start-up che promettono di creare il primo utero artificiale per avere figli su misura
Oltre alla mercificazione obbrobriosa del corpo delle donne, la pratica dell’utero in affitto dà carta bianca al soddisfacimento egoistico del desiderio di possedere a qualsiasi costo un figlio. Ma chi pensa al dramma delle origini e alle altre conseguenze per i bambini? Lettera aperta ai governanti.
È stato il ministero della Giustizia a impedire l’arresto dei manifestanti che picchettavano le abitazioni dei giudici della Corte Suprema per fare pressioni contro l’attesa sentenza Dobbs sull’aborto. Un “memo” presentato al Congresso rivela ancora una volta l’uso disinvolto della Giustizia da parte del ministro Garland e dell’amministrazione Biden.
Il racconto del percorso che ha portato Jorge Bergoglio, figlio di una famiglia di immigrati italiani a Buenos Aires, alla guida della Chiesa Cattolica.