Chi dice che l’aiuto alla morte suicida è stato sdoganato dalla sentenza n. 242 del 2019 della Corte costituzionale, mente. Esso resta un delitto, che in casi d’eccezione non è più punibile.
Tempi certi e senza spesa per i pazienti: la Regione definisce l’iter per accedere alla morte volontaria. Una forzatura giuridica, etica e sanitaria. Il cardinale Lojudice: è una sconfitta per tutti.
La Toscana è la prima Regione ad avere una legge sul suicidio medicalmente assistito.
«In nome della logica dello scarto, in cui l’essere umano si fa onnipotente, la vita nascente è sacrificata mediante la pratica omicida dell’aborto. L’aborto sopprime la vita dei bambini e recide la fonte della speranza di tutta la società». Sono chiare e inequivocabili le parole pronunciate da Papa Francesco.
E’ una misura di civiltà e buon senso che dà alle donne una valida alternativa di vita, anziché costringerle alla sola strada dell’aborto quando difronte ad una gravidanza inaspettata.
Il regista di un docufilm sulla musa del suicidio assistito mette in guardia i laburisti inglesi alle prese con la legalizzazione: «È un grave pericolo per le persone disabili. Lo dico da sinistra».
I figli si acquistano?
Mentre in più consigli regionali si discute una legge per il suicidio assistito, l’applicazione di quella che dal 2010 ha reso un diritto vivere senza dolore procede a rilento. Facciamo il punto.
Il cardinale interviene nel dibattito in corso in Toscana sul suicidio assistito: il cristiano non può arrendersi alle logiche di un’umanità patinata dove non esiste il dolore.
«Ancora oggi, dopo più di dieci anni, posso affermare con certezza che il giorno dopo il mio aborto è stato uno dei più belli della mia vita». Lo afferma Gilda Sportiello, parlamentare napoletana, in quota Movimento 5 stelle.