L’azione umanitaria svolta dalla Caritas nella Repubblica Democratica del Congo raccontata a Interris.it da dott. Fabrizio Cavalletti, responsabile del servizio Africa di Caritas italiana.
Nella Giornata Internazionale contro il cancro infantile, il sacerdote di frontiera della Comunità Papa Giovanni XXIII racconta a In Terris l’operazione umanitaria a favore dell’infanzia colpita da tumore nella Striscia.
“La lista di farmaci donati non è solo un elenco, ma un simbolo delle piccole grandi necessità che possiamo aiutare a soddisfare – commenta Simone Colombati, Presidente della Fondazione Consulcesi. – Ogni farmaco rappresenta una possibilità di migliorare la vita di chi è più fragile.
La Provincia francescana dell’Erzegovina pianse 66 confratelli uccisi durante la Seconda Guerra Mondiale per mano dei partigiani comunisti. Il regime cercò di infangarne la memoria. Ma in realtà i frati furono testimoni di amore per il prossimo e morirono perdonando i loro carnefici.
In Polonia il governo europeista e anticlericale di Varsavia (governo Tusk) ha negato un Museo a Karol Wojtyla, previsto dal precedente governo, eppure Giovanni Paolo II è stato decisivo per la liberazione ‘incruenta’ dal comunismo.
“Credo”, della quale di seguito analizziamo il testo e il suo profondo significato, è una ulteriore dimostrazione di quanto Cristicchi sia capace di trattare tematiche importanti e universali con estrema serietà ma anche con la delicatezza che necessariamente richiedono, senza mai scadere nella banalità o apparire scontato.
Recentemente è stato pubblicato un libro dal titolo: “Diritto di nascere. La legge 194: storia e prospettive”. Il testo, scritto sotto forma di dialogo e intervista, ripercorre il dibattito sul tema dell’aborto da poco prima dell’entrata in vigore della legge 194 del 22 maggio 1978, al dibattito vivo e necessario ancora oggi sulla vita umana stessa, dal compimento alla fine dei propri giorni.
Il suicido della persona può essere mero problema “organizzativo”?
Monsignor Gherardo Gambelli interviene con chiarezza nel confronto dopo il varo in Regione della prima legge italiana sul suicidio assistito. «Non è un traguardo ma una sconfitta per tutti».
Come dimostra anche il recente caso del bambino trovato morto a Bari, se le Culle per la Vita non vengono integrate nel Sistema Sanitario Nazionale restano esposte a gravissimi rischi di malfunzionamento e scarsa sicurezza per i bimbi se non proprio di commercio di bambini stessi, non essendo essi registrati all’anagrafe.