Il titolo del libro di Federico Pichetto, Perdonare la notte, introduce con efficacia il contenuto, costituito da dodici interviste immaginarie a personaggi che hanno vissuto la notte del dolore, della malattia, della solitudine e che non ne sono state risucchiate.
Pur apprezzando la vastità di prove pro e contro non si può non concordare con gli stessi autori che il libro non pretende di dimostrare l’esistenza di Dio.
C’è un solo modo, per l’uomo messo oggi sotto processo dalla cultura dominante – quella che fa della lotta al patriarcato il suo mantra -, per uscire dall’angolo: è quello di scegliersi un modello e questo modello è San Giuseppe.
Il significato cristiano della rinuncia al cibo è al centro del nuovo episodio del podcast Taccuino celeste che prende le mosse dalle Scritture per poi soffermarsi su altre possibili forme di rinuncia.
Ogni settimana uno spazio pensato per la riflessione personale con l’aiuto di testimoni della fede e maestri spirituale. Oggi il cardinale Martini sul male commesso dall’uomo contro l’uomo.
La rabbia degli interpreti sostituiti da “creature magiche” realizzate con la CGI: “La Disney si sta sforzando di essere troppo politicamente corretta, così ci rovina la carriera”. E aumentano i timori per il flop al botteghino.
Il conduttore radiofonico si scaglia contro l’ultima deriva politicamente corretta: “A Vienna hanno fatto i semafori inclusivi. Cos’altro dobbiamo vedere?
Il Paese si sta riarmando, ma la RAF è in grossa difficoltà tutta colpa delle linee guida inclusive per aumentare le quote di donne, neri e appartenenti alle minoranze etniche
L’Istituto Treccani evidenzia come termini quali “minorato” e “handicappato” siano ormai considerati discriminatori e non rispettosi della dignità delle persone. Il ministro per le Disabilità: “Tempi matura per modificare l’articolo 38”
La propaganda gender e arcobaleno nelle scuole italiane, purtroppo, non è certo una novità, né è una cosa rara. Che qualche alunno esprima attivamente e apertamente il proprio dissenso, in un contesto sempre più ostile, è qualcosa, invece, di ben più raro e inconsueto. Ed è proprio quello che è avvenuto in una scuola media statale di Verona.