Interviste, commenti e approfondimenti.
C’è un evidente deficit nella percezione del peso delle attività non profit sulla vita di tutti noi (e non solo in ambito socio-assistenziale). Un’asimmetria fra realtà e conoscenza che ha effetti diretti sulla considerazione che in larga misura la politica e la pubblica amministrazione hanno nei confronti dei soggetti che operano nell’ottica esclusiva dell’interesse generale.
Dal 14 marzo al 24 ottobre 2025, Istat conduce la rilevazione multiscopo sulle Istituzioni non profit, la terza nell’ambito dei Censimenti permanenti. Per le oltre 60mila itituzioni coinvolte è un’occasione preziosa per contribuire a delineare un quadro statistico ufficiale aggiornato del Non profit. Contribuire a comprendere il ruolo, la dinamicità e l’impatto sociale ed economico delle Istituzioni non profit vuol dire anche favorire una migliore pianificazione delle politiche pubbliche.
La sociologa Chiara Saraceno interviene sulla provocazione lanciata da VITA di marzo. «Temo che assumendosi semplicemente la supplenza», spiega, «associazioni e imprese sociali perdano la dimensione ideale che le connota, dell’innovazione che le caratterizza e del lavoro che io chiamo di cucitura».
La accusano di cerchiobottismo, ma la nostra presidente del Consiglio è giustamente cauta e realista. Cerca di tenere insieme Unione Europea e Stati Uniti senza pericolose fughe in avanti.