Venticinque anni, fuggito dall’inferno libico e arrivato a Lampedusa su un gommone, vive ad Asti grazie a un progetto S.a.i.. E in Italia, grazie a un’associazione, ha potuto coltivare la sua passione di bambino, quando la maestra d’inglese gli fece scoprire Robert Frost: scrivere versi.
In occasione dell’ultimo sisma si è temuto il peggio: sembra invece che i danni siano lievi. Dopo aver ospitato mamme ucraine in fuga dalla guerra insieme ai figli con disabilità, presto la struttura di Bacoli aprirà le porte a sei bambini con gravi patologie, di cui i genitori non possono prendersi cura. Il racconto dell’assessore e fondatore della Casa di Matteo, Luca Trapanese
«Quella con l’ong Amref è una relazione che dura da quasi vent’anni», racconta l’attrice. «Della prima missione mi ricordo lo slum di Kibera a Nairobi. Ci vivono due milioni e mezzo di persone. È stata un’esperienza estremamente dolorosa. L’incontro con questa ong ha cambiato il mio modo di guardare alle cose e ho capito che non serve andare in Africa per vedere quella differenza tra esseri umani, tra noi e loro, tra i fortunati e non».
Uscito dalla tossicodipendenza dopo anni a San Patrignano e con un figlio morto proprio per droga, un uomo di 46 anni ha incontrato una nuova compagna, 34 anni, e ha iniziato una nuova vita. Tre anni dopo però la donna, fin da piccola affetta da una malattia renale e sotto dialisi per la Granulomatosi di Wegenerm ha bisogno di un trapianto. Ad offrirsi per la donazione è lui, che dopo gli accertamenti del caso viene ritenuto idoneo e si procede con l’intervento.
Primogenita di nove figli, a 16 anni partecipa a Roma alla beatificazione di Santa Maria Goretti e dieci anni dopo un giovane tenta di violentarla, ma respinto la uccide.
Ogni settimana uno spazio pensato per la riflessione personale con l’aiuto di testimoni della fede e maestri spirituali. Oggi su come affrontare quelle situazioni che vorremmo ma non possiamo cambiare.
La parabola del figlio prodigo “è la traiettoria di un affetto che si spezza e tenta di ricomporsi, la distanza tra chi parte e chi resta, il rancore che sedimenta in chi sente di essere stato dimenticato. È una riconciliazione che si promette, ma non si compie mai del tutto”.
Dov’era il tuo Dio – hanno chiesto – quando uccidevano i piccoli Bibas? Dov’è mentre Gog e Magog stringono un patto che può distruggere il mondo intero? Non lo so, Dio non deve rendere conto a me, ma oso supporre che Egli fosse con i piccoli Bibas, con tutti quelli che vengono uccisi.
Parla lo studioso delle fonti francescane: «Nessun anacronismo, il Poverello ha trovato l’antidoto che impedisce lo sguardo cattivo degli uomini sul mondo, chiamando ogni cosa fratello e sorella».
Lo psicoanalista e scrittore scrive su Repubblica che il clima di violenza politica attuale ha origine nella “esclusione” derivante dal Dio Uno, mentre il pensiero laico e democratico sarebbe aperto e pacifico. Ma dimentica l’ideologia.