La scomparsa di un bambino “venduto” non ha “nulla a che fare con la congregazione delle Missionarie della Carità”. Sulle suore si accumulano “miti diffusi, informazioni distorte e notizie false…, insieme a allusioni infondate”. Il resoconto e la difesa di suor Prema, succeduta a Madre Teresa alla guida della congregazione.
La “vendita” di un neonato da parte di un’impiegata delle suore di Madre Teresa a Ranchi (Jharkhand) ha portato in pochi giorni all’arresto di una suora e ad un’inchiesta su tutte le case dove le Missionarie della Carità curano i bambini. Secondo alcune personalità è in atto una strumentalizzazione politica del caso. Nella sua prima dichiarazione ufficiale, suor Mary Prema, superiora delle Missionarie della Carità, mentre esprime fiducia nella legge e nelle Corti, denuncia i “miti diffusi, informazioni distorte e notizie false…, insieme a allusioni infondate” di cui le suore sono oggetto. Suor Prema fa notare anche uno strano zelo da parte di alcuni uffici governativi, che fino a poche settimane prima elogiavano l’operato delle suore e conclude pregando per tutti coloro che sono stati colpiti dagli avvenimenti. La dichiarazione di suor Prema, ripresa dall’Agenzia AsiaNews, è stata diffusa ieri dalla Casa Madre di Calcutta.
La dichiarazione di suor Prema
Siamo profondamente rattristati e addolorati per i recenti sviluppi avvenuti presso la casa delle Missionarie della Carità, la Nirmal Hriday nella East Jail Road a Ranchi. Mentre esprimiamo la nostra piena fiducia nel processo giudiziario che è in corso, desideriamo esprimere rimpianto e dispiacere per quanto avvenuto e desideriamo esprimere in modo inequivocabile la nostra condanna per azioni individuali che non hanno nulla a che fare con la congregazione delle Missionarie della Carità. Stiamo collaborando in pieno con gli investigatori e siamo aperti a ogni libera, equilibrata e giusta inchiesta. In questo contesto, specie in vista dei molti miti diffusi, informazioni distorte e notizie false che vengono diffuse, insieme a allusioni infondate che vengono lanciate riguardo alle suore di Madre Teresa, è importante stabilire la serie di eventi come sono effettivamente accaduti.
Suor Concelia, è stata nominata come la responsabile della sezione delle “madri single” al Nirmal Hriday, East Jail Road, Ranchi, il 6 giugno 2017. Essa era responsabile per l’ammissione, le cure ospedaliere, consulenza, registrazione, accompagnamento di madri e neonati al Cwc (Child Welfare Committee), quando necessario, e per le dimissioni delle madri single dalla casa.
La signora Anima Indwar ha cominciato a lavorare al Nirmal Hriday dal gennaio 2012. All’inizio ella ha lavorato come aiuto-sezione e poi come membro dello staff per la cura delle mamme single. Ha imparato il lavoro molto bene e ha assistito in modo capace suor Concelia. In tal modo, la sig.ra Anima Indwar ha potuto godere della fiducia delle suore del Nirmal Hriday. Così, quando sr Concelia era presa da urgenti responsabilità, la sig.ra Anima Indwar accompagnava da sola le madri single, i loro bambini e i loro custodi al Sadar Hospital, al RIMS (Rajendra Institute of Medical Sciences), all’ufficio del Cwc, come richiesto.
Il 29 giugno 2018, verso le 12.30, un rappresentante della Protezione dei bambini, la sig.ra Seema e altri membri del Social Welfare, circa cinque di loro, sono giunti al Nirmal Hriday. Essi hanno chiesto i registri di ammissione e residenza contenenti informazioni su tutti gli ospiti della casa. Essi hanno sequestrato i registri della Nirmal Hriday senza dare alcuna ricevuta per tale sequestro.
Fra tutte le registrazioni tenute per le “madri single”, i suddetti rappresentanti hanno fatto domande in particolare sulla signora Karishma Toppo e il suo bambino. La sig.ra Karishma Toppo era stata ammessa alla Nirmal Hriday il 19 marzo 2018 e ha partorito il suo bambino il primo maggio 2018. Dopo il parto, la sig.ra Karishma Toppo ha dichiarato che ella avrebbe consegnato il suo bambino al Cwc. Così, la sig.ra Anima Indwar, la sig.ra Karishma Toppo e il suo custode hanno preso il bambino dalla Nirmal Hriday per consegnarlo. Né la Nirmal Hriday, né le suore hanno potuto in alcun modo assicurarsi che il bambino venisse realmente consegnato al Cwc. E questo anche perché il Cwc usa non dare alcuna attestazione alla casa, dopo aver ottenuto la custodia di un bambino figlio di una madre single.
Il 3 luglio 2018, interrogata dal Cwc, la sig.ra Anima Indwar ha ammesso che il bambino della sig.ra Karishma Toppo non è stato consegnato al Cwc. Dopo questa ammissione, il Cwc l’ha consegnata alla polizia. Lo stesso giorno, il bambino della sig.ra Karishma Toppo è stato consegnato al Cwc dalle signore Anima Indwar e Karishma Toppo.
Il 4 luglio 2018, suor Concelia e suor Marie Deanne, superiora del Nirmal Hriday, sono state interrogate dalla polizia. Suor Concelia è stata arrestata, mentre suor Marie Deanne, dopo essere stata trattenuta fino alle 7 di sera del giorno dopo, è stata lasciata libera.
La sera del 4 luglio 2018, senza presentare alcuna notifica, il Cwc e la rappresentante dell’Ufficio per la protezione dei bambini, la sig.ra Seema, ha portato via le 11 madri single, una madre single con il suo bambino e un custode della casa. Quelle donne sono state soggette a profonda umiliazione e alla pubblica vergogna, essendo state trascinate all’esterno davanti a molti media.
Per ragioni sconosciute, il 6 luglio 2018, la nostra casa di Shishu Bhawan a Hinoo ha subito un raid da parte della polizia e del Cwc. I 22 bambini ospiti della casa sono stati portati via dal Cwc, compreso un bambino di un mese. Durante la custodia presso il Cwc, uno di questi bambini si è ammalato in modo grave e ricoverato in cura intensiva al Rani Hospital. Anche le registrazioni e i registri di questa casa sono stati portati via dai rappresentanti ufficiali senza dare alla casa alcuna ricevuta del sequestro. È penoso che il Cwc abbia riservato un simile trattamento a una casa che solo due settimane prima, i suoi stessi rappresentanti avevano definito avere “un eccellente ambiente per la cura dei bambini”.
Seguendo le orme della nostra fondatrice, santa Madre Teresa, le Missionarie della carità si prendono cura dei poveri, degli abbandonati e degli afflitti fin dal 1950. A tutt’oggi vi sono 5167 suore, attive e contemplative, con 760 case in 139 Paesi. In India, le Missionarie della Carità hanno 244 case, comprese quelle nel Jharkhand. Il nostro lavoro comprende offrire case per malati di lebbra, di tubercolosi, di Aids, bambini ed adulti disabili in modo fisico e mentale, dormitori, dispensari per le prime cure mediche, case per donne in difficoltà, ragazze in pericolo, donne gravide abbandonate, donne la cui povertà e fame le hanno spinte sulla strada.
La congregazione delle Missionarie della Carità si impegna a continuare il proprio servizio per i più poveri dei poveri con cuore e a titolo gratuito, servendo i bisognosi e i vulnerabili anche fra le critiche infondate e senza precedenti che dobbiamo fronteggiare oggi. Abbiamo piena fiducia nella legge e nelle Corti, nelle inchieste delle autorità e crediamo che la giustizia prevarrà.
Preghiamo per tutti coloro che sono stati colpiti dai recenti sviluppi e chiediamo a Dio di benedire tutti coloro che ci sono vicini in questi dolorosi e difficili momenti, affidando a Dio le nostre preghiere per tutte le persone di buona volontà. La nostra Madre, Santa Teresa di Calcutta interceda per noi davanti al Padre onnipotente. Sr Mary Prema
(Agenzia AsiaNewss)