Oltrepassiamo LA BANALITA’ e scopriremo la bellezza della vita
Proponiamo con prima Pillola di Saggezza di questo nuovo anno sociale la riflessione sulla “banalità” tenuta dall’Arcivescovo di Milano nella festa dell’Assunzione di Maria in Cielo (15 agosto 2018).
Mons. Mario Delpini, dopo aver descritto alcune caratteristiche della malattia della banalità che affligge tanti nostri contemporanei, indica degli antidoti, cioè degli atteggiamenti per sconfiggerla, riferendosi al brano evangelico dell’incontro tra la Madonna e la cugina Elisabetta.
Tre atteggiamenti.
1.Atteggiamento. Lo stupore dello sguardo
E’ il guardarci attorno e accorgerci che “esistono le persone”.
E’ la preghiera del mattino e della sera come lode e ringraziamento a Dio dei molteplici doni che ci fa.
2.Atteggiamento. La professione della speranza.
“La morte” che a volte improvvisamente e inspiegabilmente si presenta nella vita dei singoli e nel contesto societario, assume significato unicamente guardando alla risurrezione del Signore Gesù. Di conseguenza, questo evento, ci mostra che nella vita nulla è insignificante, nulla è noioso e nulla andrà perduto del bene che abbiamo compiuto.
3.Atteggiamento. La valorizzazione di ogni gesto quotidiano.
E’ la realizzazione della vocazione cui Dio chiama ogni uomo. Letto nell’ottica della vocazione, ogni gesto quotidiano, diventare una risposta di fedeltà e di amore, superando la monotonia che spesso accompagna la nostra esistenza.
Rivestiti di questi atteggiamenti, la banalità, è superata poiché tutto quello che facciamo trova senso e significato, dato che… “Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente”.
L’AUDIO DELL’OMELIA