Ancora in calo il tasso delle prime nozze, la condizione di «coniugato/a» è sempre più rara tra i giovani adulti. Unioni civili a quota 6.700.
Calano i matrimoni e aumentano i divorzi. Tra i 25 e i 34 anni non sono ancora sposati l’81% degli uomini e il 65% delle donne. A rilevarlo è l’Istat nel report sulla popolazione residente.
Tra il 1991 e il 2016, il tasso di prime nozze è passato per gli uomini da 658,0 a 449,6 per 1.000 residenti, mentre per le donne da 670,7 a 496,9 per 1.000 residenti. La diminuzione e la posticipazione dei matrimoni in atto nel nostro Paese da oltre 40 anni hanno prodotto un crollo particolarmente evidente della condizione di coniugato tra i giovani adulti.
Confrontando il 1991 con il 2018, il calo è massimo nella classe di età 25-34 anni: la quota di coniugati scende dal 51,5% al 19,1%, quella delle coniugate dal 69,5% al 34,3%. Nel contempo celibi e nubili crescono di oltre 30 punti percentuali, dal 48,1% all’80,6% e dal 29,2% al 64,9%. A 45-54 anni quasi un uomo su 4 non si è mai sposato (il 24,0% è celibe nel 2018 contro il 9,6% del 1991) mentre è nubile quasi il 18% delle donne (più che raddoppiate rispetto al 1991).
Aumentano in tutte le età divorziati e divorziate, più che quadruplicati dal 1991 (da circa 376 mila a oltre 1 milione e 672 mila), principalmente nella classe 55-64 anni (da 0,8% a 5,3% gli uomini, da 1,0% a 6,4% le donne).
Le unioni civili tra persone dello stesso sesso
In Italia, a partire da luglio 2016 e fino al 31 dicembre 2017, sono state costituite nel complesso 6.712 unioni civili (2.336 nel 2° semestre 2016 e 4.376 nel corso del 2017) che hanno riguardato prevalentemente coppie di uomini (4.682 unioni, il 69,8% del totale). Le unioni civili sono più frequenti nelle grandi città: il 35,4% è stato costituito nelle 14 città metropolitane, e quasi una su quattro a Milano, Roma o Torino.
Fra le città metropolitane Roma in testa alla graduatoria. Dall’entrata in vigore della legge fino al 31 dicembre del 2017, nelle città metropolitane si è concentrato il 35,4% delle unioni civili avvenute in Italia (2.374 in totale). Roma è in testa con 763 eventi (553 coppie di uomini e 210 coppie di donne); valori simili si riscontrano a Milano con 621 eventi (489 e 132) e a Torino con 256 (187 e 69). Tra le città del Mezzogiorno soltanto Napoli e Palermo mostrano valori di un certo rilievo (rispettivamente 114 unioni a
Napoli e 60 a Palermo), nelle altre città del Sud e delle Isole si registrano invece quote percentuali al di sotto dell’1%.
Invecchiamento della popolazione più forte al Nord
Il processo di invecchiamento, sottolinea il rapporto, investe tutte le regioni d’Italia anche se con intensità differenti. Al Centro-Nord l’età media raggiunge quasi i 46 anni, nel Mezzogiorno è di 44 anni. Sono tendenzialmente in aumento anche le persone che hanno 100 anni e più: nel complesso ammontano a 15.647 al 1° gennaio 2018, i maschi sono poco oltre i 2 mila e 500, ovvero meno del 17,0%.
Avvenire.it, 6 settembre 2018
https://www.avvenire.it/attualita/pagine/istat-calano-i-matrimoni