Sanità, due miliardi di tagli in arrivo alla spesa per farmaci

By 9 Gennaio 2019Salute

Un risparmio di almeno due miliardi sulla spesa in farmacia e una riallocazione delle risorse pubbliche destinate al rimborso dei medicinali (circa 30 miliardi, ospedaliera compresa) per affrontare la sfida delle costose terapie innovative in arrivo e altre priorità sanitarie, come l’abolizione del superticket e il contrasto alle liste d’attesa. È l’obiettivo del documento sulla nuova governance farmaceutica – preparato da un tavolo di esperti, tra i quali l’illustre farmacologo Silvio Garattini – presentato al ministero della Salute. Nella cassetta degli attrezzi presenta un ventaglio di opzioni: prima fra tutte la revisione del Prontuario farmaceutico dei prodotti a carico del Ssn, fermo al 2005, l’applicazione dello stesso prezzo di rimborso a farmaci terapeuticamente equivalenti, una campagna mirata sui medicinali no-brand. E per limitare l’impatto della spesa diretta ospedaliera, che ogni anno sfora di ben oltre un miliardo, la stessa Aifa dovrà supportare le aziende sanitarie nella contrattazione con le imprese fornitrici.

Da aggiornare anche i criteri per il riconoscimento del carattere di innovatività del farmaco, seguendo due principi: farmaci con lo stesso valore terapeutico dovranno avere prezzi uguali e un prezzo di rimborso superiore potrà essere riconosciuto solo a farmaci che abbiano presentato un vantaggio terapeutico in termini di esiti clinici, sopravvivenza, qualità della vita e riduzione della tossicità.

«Noi non vogliamo tagliare la spesa sanitaria ma riallocare le risorse. La sanità non è solo farmaci – ha detto la ministra della Salute, Giulia Grillo – e i risparmi ottenuti potranno essere utilizzati su altre emergenze come riduzione del superticket e contrasto alle liste d’attesa, che hanno finora limitato l’accesso alle cure». Ma la sfida è anche un’altra: «All’orizzonte – spiega Grillo – si stanno affacciando nuovi trattamenti, come le CarT, che devono essere messi a disposizione dei pazienti. Per farlo è necessario allocare nel miglior modo possibile le risorse». Obiettivo generale delle misure, aggiunge Luca Li Bassi, dg Aifa, è «comprare più salute a parità di risorse».

A illustrare più nel dettaglio le misure della nuova Governance è Silvio Garattini, farmacologo e fondatore dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano: «I farmaci servono per curare le persone e se non sono davvero utili, perdono la loro funzione. Abbiamo un sistema saturo di farmaci fotocopia, circa il 70% del totale, che servono a logiche altre rispetto alla cura dei pazienti, il sistema va razionalizzato». «Un Prontuario fermo al 2005 con più di mille farmaci costa al Ssn più di 20 miliardi l’anno, lascia aperta una domanda: risponde alle esigenze di salute dei cittadini? Sul mercato ci sono 21 farmaci anti depressivi e nessuno ha dimostrato se uno sia migliore di un altro. Per la vitamina D spendiamo 280 milioni l’anno ma non cambia nulla nel numero di fratture e neanche nel numero di cadute».

Le industrie dei farmaci no logo, dal canto loro, apprezzano il focus su equivalenti e biosimilari «che hanno storicamente avuto il merito – sottolinea Assogenerici – di ampliare l’accesso alle terapie stimolando la concorrenza».

Rosanna Magnano

11 dicembre 2018

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