È accaduto lunedì presto. Ousmane, 21 anni, arrivato tre anni fa con i barconi, poi si è rivestito ed è andato al lavoro. “Il mio cuore mi ha detto che dovevo farlo”
Ha sentito le urla d’aiuto e ha visto un uomo in mezzo al fiume, nel gelo del mattino. Senza pensarci troppo, si è tolto gli abiti, e con una temperatura vicina allo zero, si è tuffato in acqua, portando a riva l’aspirante suicida. Un gesto eroico, che Ousmane Cissoko, migrante senegalese di 21 anni, arrivato dalla Libia tre anni fa, ha compiuto con semplicità, seguendo ciò che il cuore – ha spiegato lui stesso – gli diceva in quel momento. “C’era gente che gridava, ho visto quell’uomo, ma nessuno entrava in acqua, e il mio cuore mi ha detto che quella era la cosa importante da fare”, ha raccontato.
Il fatto è avvenuto alle porte di Padova, sul passaggio Romeo Bonetti, la passerella pedonale che collega Ponte di Brenta al territorio di Cadoneghe. Erano le 7.50 quando un sessantottenne di Padova si è buttato sul fiume dal centro del ponte, per
togliersi la vita. C’era una donna che stava passando e poco lontano c’era Osumane, con la sua bicicletta, diretto al posto di lavoro, un’azienda di Limena. Il giovane africano ha sentito le urla disperate, ha capito che non c’era tempo da perdere e che se non si fosse tuffato nessun’altro l’avrebbe fatto. “La ragazza urlava – ha raccontato Osumane – e io ho sentito il mio cuore. Allora mi sono tolto i vestiti e sono entrato in acqua, ho preso questa persona con la mano sinistra, in mezzo al fiume. Ho cercato di camminare, ma l’acqua era troppo alta, andavo giù, così con l’altra mano ho nuotato per avvicinarmi alla riva. Qualcuno aveva chiamato i carabinieri, poi è arrivata anche l’ambulanza”.
Nonostante il salvataggio, il 68enne è giunto in gravissime condizioni in ospedale. Ousmane invece si è asciugato, si è rivestito, ed è risalito in bicicletta per raggiungere il posto di lavoro. “Loro – spiega in un italiano stentato – mi hanno chiesto se ero tropo stanco, io ho detto di no, perché sono abituato a lavorare nel mio paese. Era importante che facessi qualcosa, e l’ho fatto”.
Dopo essere arrivato in Italia con i barconi, Ousmane Cissoko era stato ospite del centro di accoglienza per migranti di Bagnoli (Padova). Ora ha un regolare contratto di lavoro, e fa l’operaio in un’azienda di Limena.
28 gennaio 2019
https://www.avvenire.it/attualita/pagine/immigrato-si-tuffa-nel-fiume-per-salvare-anziano-suicida