Quei giorni perduti a cercare dei numeri per spiegare la crisi ci hanno fatto dimenticare da dove veniamo. E le origini del contributo della lingua italiana alla costruzione di un’identità comune. Ancor prima che dalle azioni dei politici italiani, l’Europa unita è stata raccontata nel nostro idioma, studiato nel mondo da oltre ottanta milioni che guardano al Paese dei mille campanili come a un tesoro di conoscenze da cui noi traiamo pochi frutti. Non ci sono solo i borghi, l’arte, gli scorci del Belpaese, esiste anche la lingua che tutto tiene assieme e che ci rende unici al mondo. Tralasciando quanto potremmo ricavare da una messa in comune di tanta ricchezza, in un mondo in cui la cura della persona e dell’intelletto saranno sempre più ricercate, dobbiamo essere consapevoli che in tanti nel mondo vogliono saperne di più della nostra storia.