L’ideologia gender gode di importanti sostegni istituzionali.
L’ultima dimostrazione in tal senso giunge da Bologna. È qui che dal 23 ottobre al 3 novembre si terrà la 17esima edizione di “Gender bender”, festival prodotto dal circolo Arcigay del Cassero.
Danze, film, convegni e feste saranno all’insegna della promozione dell’omosessualismo. Prevista anche l’esibizione del primo collettivo al mondo di drag queen formato da persone con sindrome di Down.
Già negli anni passati l’evento ha suscitato non poche polemiche. Facile supporre che quest’anno avverrà altrettanto se non di più, considerando l’eloquente titolo scelto dagli organizzatori: “Radical Choc”.
Ebbene, fa davvero specie che questa “scioccante” iniziativa lgbt sia finanziata con soldi pubblici.
Come spiega Giancarlo Tagliaferri, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, “la manifestazione ospiterà porno attori, performances omosessuali, spettacoli transessuali e propaganda Lgbt” che la Regione Emilia-Romagna “finanzierà elargendo un contributo di 100.000 euro”.
Al netto delle tante esigenze reali dei cittadini, la Regione Emilia-Romagna ha deciso di sperperare così i soldi dei contribuenti!
Puoi immaginare peraltro che effetto potrà produrre sui bambini questo evento?
Davvero inaccettabile!
Ad ogni modo, ti ricordo che il 26 gennaio 2020 si terranno le elezioni regionali in Emilia-Romagna.
E sono certo che, se non saranno motivi di coscienza a dissuadere il governo locale dal finanziare simili scempi, sarà almeno la paura di perdere le poltrone.
L’omosessualismo istituzionalizzato e finanziato dalle nostre tasse non può passare!
Federico Catani
Direttore della campagna SOS Ragazzi