Poco prima di Natale si e’ svolto un incontro alla Camera dei deputati con tutti i principali promotori della legge sull’omofobia e sulla transfobia: c’era la senatrice Cirinna’, la Boldrini, la Maiorino e i principali esponenti delle associazioni LGBT.
C’era anche il segretario PD Nicola Zingaretti il quale ha espresso l’intenzione di andare avanti in fretta con l’approvazione della legge anti omotransfobia: “Bisogna aprire una finestra e chiuderla in fretta – ha detto – Una legge contro l’omotransfobia e’ importante perche’ assumera’ un punto di svolta, l’apertura di una nuova fase”.
In effetti, diversi disegni di legge sull’omotransfobia sono in fase di esame alla Camera e – se non reagiamo – saranno presto approvati…
Questi disegni di legge intendono punire con la reclusione anche semplici atti di “discriminazione fondati sull’identita’ di genere” oppure sull’omofobia o sulla transfobia. Ora, secondo i promotori della legge, “discriminazione omotransfobica” sarebbe anche affermare il diritto dei bambini ad avere una mamma e un papa’, oppure sostenere che la sessualita’ non e’ “fluida”, oppure opporsi ai progetti gender nelle scuole…
Ma c’e’ di piu’.
Alcune proposte (A.C. 107, della Boldrini) prevedono che insieme alla condanna, il “colpevole” possa essere obbligato a prestare lavoro non retribuito in favore di associazioni LGBT.
Un’altra proposta (A.C. 2171) prevede che il 17 maggio diventi, riconosciuta dalla legge, la Giornata nazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia, durante la quale le amministrazioni pubbliche promuoverebbero “cerimonie commemorative e celebrative”, anche nelle “scuole di ogni ordine e grado”, sulle tematiche LGBT e gender.
Hai capito? Se passasse una legge del genere, chiunque manifesti pubblicamente sostegno per la famiglia naturale, o promuova una sana visione della sessualita’ potrebbe essere non solo condannato alla reclusione, ma anche obbligato a lavorare senza retribuzione per l’Arcigay o per il Circolo Mario Mieli, magari per preparare le celebrazioni della Giornata contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia nella scuola dei propri figli!
Antonio Brandi
Presidente di Pro Vita e Famiglia Onlus
Jacopo Coghe
Vicepresidente di Pro Vita e Famiglia Onlus