Così non fanno tutte. Sospendere le Messe con concorso di popolo in Italia è stato facile. Quasi scontato, dato che nell’episcopato italiano non si sono levate voci dissonanti per cercare di trovare altre soluzioni che conciliassero la partecipazione dei fedeli al Sacrificio Eucaristico con le esigenze di tutela della salute. «Le messe vanno sospese. E’ una questione di carità. Punto», si ripete a gran voce per giustificare un provvedimento senza precedenti. Ma è possibile rimettere in discussione questo corollario?