Sempre più frequente si fa ricorso alla parola «guerra». L’ha usata Macron nel suo discorso alla nazione, la ripetono i politici, i giornalisti e i commentatori, la scelgono i medici. «Siamo in guerra», «è come una guerra», «prepariamoci alla guerra». Ma non è così, non siamo in guerra. Siamo nel mezzo di un’emergenza sanitaria e presto anche economico-sociale, drammatica al pari di una guerra ma sostanzialmente diversa e che merita di essere considerata nella sua specificità.