Shan Masih è stato aggredito dal datore di lavoro musulmano: «Ora ti insegnerò una lezione e vedrai che non sentirai più il bisogno di andare in chiesa».
È finito all’ospedale Shan Masih, giovane cristiano di 18 anni, dopo essere stato picchiato e torturato dal suo datore di lavoro musulmano in Pakistan, nel piccolo quartiere Chak 125 a Mian Channu, nel Punjab.
Il giovane, che avevo preso il posto del padre alle dipendenze del musulmani, non veniva pagato ormai da tre mesi. L’8 marzo, come riportato dai giornali locali, ha preteso la paga arretrata e ha domandato la giornata libera per andare a Messa.
«NON AVRAI PIÙ BISOGNO DI ANDARE IN CHIESA»
«Il datore si è rifiutato di pagarlo e non gli ha permesso di andare in chiesa», spiega all’International Christian Concern il pastore Sarfraz. «A quel punto si è infuriato, ha cominciato a insultarlo e gli ha detto: “Ora ti insegnerò una lezione e poi vedrai che non sentirai più il bisogno di andare in chiesa”».
Shan Masih è stato allora preso, rinchiuso in una stanza e picchiato con un bastone e una spranga di ferro. Il datore di lavoro musulmano avrebbe cercato di spezzargli le gambe, ma prima di riuscirci è stato bloccato dagli altri abitanti del quartiere. Il giovane cristiano, curato in ospedale, ha sporto denuncia contro il datore di lavoro.
15 marzo 2020
Pakistan. Chiede di essere pagato e andare a Messa: cristiano torturato